Una laureata in economia prestata alla cultura, al turismo e alla progettazione. Jessica Silvani non poteva proprio mancare a VitaminaC: qui, una come lei, che parla il linguaggio dello smart working, della reciprocità e delle relazioni, ha trovato almeno momentaneamente “casa”.
“Mi sono laureata in Bocconi in Discipline Economiche e Sociali – ci racconta-. Ho costruito il mio percorso di studi attorno all’idea che la cultura e il turismo hanno bisogno di una gestione manageriale e amo fare progetti partendo dai numeri”.
Il suo corso di studi è andato avanti tra un master, un periodo a Londra ed esperienze di lavoro nell’ambito culturale. Un curriculum che l’ha portata a ricoprire prima un incarico in Irer (l’attuale Eupolis di Regione Lombardia) e poi anche in ambito privato in un’azienda, Electa, che si occupa di servizi per il settore culturale e artistico. Poi è arrivato anche un Phd in Amministrazione e Politiche Regionali e si è aperta sempre più la strada della progettazione, ovviamente negli ambiti a lei più affini: quello della cultura e quello del turismo. E così dopo anni a Milano, Jessica è tornata a Varese.
“Amo il nostro territorio e subisco il fascino degli scorci che ci regala in tutte le stagioni”.
Da quando è a Varese ha affiancato Andrea Chiodi nella progettazione della rassegna Tra Sacro e Sacro Monte e più di recente si è dedicata al coordinamento di un progetto della Fondazione Paolo VI, finanziato da Fondazione Cariplo, per l’accoglienza dei visitatori e lo sviluppo del volontariato culturale. E’ anche la coordinatrice del progetto Varese Musei, che mette in rete i musei della provincia. “Sono convinta che tra turismo, cultura ed economia ci sia prima di tutto un problema di linguaggi differenti che creano spesso incomprensione: chi fa cultura guarda con un po’ di diffidenza gli aspetti economici, che però sono fondamentali”. E qui Jessica Silvani ha affinato le sue capacità, fatte di analisi dei numeri e dei dati, ma anche di sensibilità e di capacità nel tessere relazioni.