
ALTA FORMAZIONE – CONVEGNO 3D DESIGN, AUSILI PER L’INCLUSIONE – 7 OTTOBRE 2017
Innovazione, ovvero, l’atto di innovare. Dal dizionario: “introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione e simili.” Ne esistono tante declinazioni: conosciamo sicuramente tutti il significato di innovazione tecnologica, forse un po’ meno quello di innovazione sociale: ovvero l’elaborazione di una risposta creativa a problemi di ordine sociale, al fine di migliorare il benessere e la qualità della vita degli individui e della collettività.
Cosa succede però se innovazione tecnologica e sociale si incontrano? Ce lo siamo chiesti e abbiamo voluto provarci. I risultati sono sorprendenti.
Ma andiamo con ordine: qualche mese fa incrociamo sul nostro percorso Lorenzo Migliarini, stampatore3D interessato a capire come le sue competenze possano portare beneficio anche nel campo sociale. L’idea gli è venuta il giorno in cui ha bussato alla sua porta Marco chiedendogli una stampa un po’ speciale: un ausilio per una persona disabile.
Marco Lodi Pasini, infatti, è un terapista occupazionale, ovvero un professionista che si occupa di sviluppare, recuperare o mantenere l’autonomia e le competenze della vita quotidiana e lavorativa delle persone con bisogni speciali. Non si tratta quindi di aiutare una persona disabile o un anziano a mangiare, per esempio. Si tratta di fare in modo che questa persona possa iniziare o continuare a farlo da solo. Come? Attraverso -tra le altre cose- la creazione di oggetti unici e personalizzati.
Per il Cesvov -che ha il mandato di supportare la crescita delle associazioni e qualificare le loro attività- il collegamento alle associazioni che si occupano di disabilità, anziani e in generale di bisogni speciali è quasi automatico e -di conseguenza- la loro attivazione e coinvolgimento, in un’ottica di formazione.
Ecco che quindi la tecnologia messa in campo dalle potenzialità del 3D diventa soprattutto una grande opportunità di lavorare sul miglioramento della qualità di vita delle persone e sulla loro autonomia.
Da questo intreccio fortunato è nato un gruppo di lavoro, eterogeneo e produttivo. Che non si è limitato a discutere di futuri scenari, ma che si è attivato anche per cominciare a prototipare degli ausili concreti per due persone disabili.
I risultati di questo percorso verranno raccontati il 7 ottobre, dalle 9:30 alle 12:30, durante un convegno che si terrà qui in via Brambilla 15 a Varese.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione da effettuare entro il 30 settembre a questo link.
Consulta qui la brochure online con programma dell’evento e relatori:
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